Adolescence: il mondo ha scoperto gli Incel

La miniserie britannica Adolescence, disponibile su Netflix dal 13 marzo 2025, ha rapidamente conquistato l’attenzione globale grazie alla sua narrazione intensa e alla rappresentazione cruda delle dinamiche adolescenziali nell’era digitale. Ideata da Jack Thorne e Stephen Graham, e diretta da Philip Barantini (Boiling Point), è una serie che si distingue per la sua struttura innovativa: ogni episodio è girato in un unico piano sequenza, che forza lo spettatore ad immergersi in una narrazione continua, senza tagli.

La storia ruota attorno a Jamie Miller, un giovane studente di 13 anni accusato dell’omicidio di una compagna di classe. Attraverso le indagini e le sessioni con una psicologa forense, emergono elementi che indicano come Jamie sia stato fortemente influenzato da ambienti online tossici, in particolare legati alla sottocultura incel e alla “manosfera“. La serie esplora temi come il bullismo, il cyberbullismo e la radicalizzazione giovanile, offrendo uno sguardo profondo sulle pressioni che i giovani affrontano oggi.

Adolescence ha ricevuto un’accoglienza entusiasta dalla critica, ottenendo un punteggio del 99% su Rotten Tomatoes e una media di 90 su Metacritic. Lucy Mangan, critica del The Guardian, ha definito la serie come “la cosa più vicina alla perfezione televisiva degli ultimi decenni“. Il pubblico ha risposto con grande interesse: la serie ha registrato oltre 114 milioni di visualizzazioni, diventando una delle più viste di sempre su Netflix.

Il fenomeno incel

La rappresentazione così cruda e attuale di questi temi ha suscitato un ampio dibattito pubblico a livello internazionale. In Regno Unito, la serie è stata proposta come strumento educativo nelle scuole per sensibilizzare sui pericoli della radicalizzazione online. Anche in Australia, esperti hanno sottolineato l’importanza di educare i giovani su rispetto e consenso, evidenziando come la serie possa servire da punto di partenza per conversazioni cruciali tra genitori e figli.
Il pubblico italiano ha mostrato un forte interesse per la serie, contribuendo a farla salire rapidamente ai vertici delle classifiche di Netflix nel Paese. La serie ha stimolato diverse discussioni online e sui social media, con molti spettatori che hanno condiviso le proprie riflessioni sulle tematiche affrontate, in particolare sulla rappresentazione della cultura “incel” e sull’influenza negativa di certi ambienti online sui giovani.

Uno degli aspetti più discussi della serie è la rappresentazione della cultura incel (involuntary celibate), una sottocultura online composta da uomini che si definiscono incapaci di avere relazioni sentimentali o sessuali, spesso nutrendo risentimento verso le donne. La serie mostra come ideologie misogine e comunità online tossiche possano influenzare negativamente i giovani, portando a comportamenti estremi.

Guardare questa serie può risultare un grande esercizio per molti di noi e uno strumento fondamentale per tanti genitori e adulti per conoscere quei luoghi, spesso dimenticati o nascosti, dove alcuni adolescenti amano “nascondersi” per sentirsi accettati perché “respinti” dal mondo che li circonda.

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